L'animazione e l'ente locale *  

Gli EE.LL. escono da un decennio di dissennato "effìmero" e sono alla ricerca di nuove risposte da dare ai bisogni ricreativi e culturali dei cittadini. Il rischio che il pendolo della Storia, li porti a chiudersi nella difesa di vecchie istituzioni accademiche o nello sviluppo di programmi per le élites, è grande.
La 3° Conferenza intende suggerire agli Assessori ed ai funzionari, la via dell'animazione come una delle strade maestre per i problemi culturali ericreativi di questo fine secolo.
Ma come gli EE.LL. devono affrontare l'animazione? Si pongono numerosi problemi di cultura e di organizzazione, per l'innesto dell'animazione nei complessi sistemi della burocrazia locale. Il primo problema riguarda le strutture e le attrezzature riservate all'animazione. Se è vero che non occorre pensare a nuove "cattedrali" miliardarie, è pur vero che spazi e attrezzature minime sono indispensabili. Forse la questione va affrontata come riconverione o poli-uso di spazi pubblici ora non del tutto sfruttati. Per esempio nulla vieta che un servizio di animazione trovi la sua sede in un museo o in una biblioteca.
Il secondo problema riguarda il rapporto giuridico STABILE fra amministrazione e animatori. Stante la difficoltà e forse la inutilità di inserire nuovi operatori in pianta organica, si può arrivare a convenzioni POLIENNALI con cooperative di animatori che possono vedere nell'Ente Locale il principale ma non l'unico cliente.
Il terzo problema è quello della programmazione dei servizi e degli interventi. Sembrano irte di rischi le strade finora imboccate da molti EE.LL.: sia quella di consegnare l'animazione alle Circoscrizioni (col pericolo di impoverire i contenuti dell'intervento) sia quella di governarla dal "centro"(col pericolo di stare lontani dai bisogni della periferia). Occorre dunque trovare un nuovo modello organizzativo che tenga conto delle tre polarità principali: la politica comunale, le esigenze delle Circoscrizioni e l'autonomia professionale degli animatori.
Un quarto tema riguarda il controllo in itinere e finale degli interventi di animazione. È essenziale sia che l'azione animativa sia controllata dal committente durante il suo svolgimento, sia che i risultati vengano verificati e valutati in modo il più scientifico possibile. Questo rimanda alla organizzazione interna degli Assessorati e alla qualità dei funzionari preposti ai programmi di animazione.

* Estratto da ANIMAZIONE SOCIALE, n.31, maggio-agosto 1986