Prendersela con gli ebrei per l’imperialismo sanguinario dello Stato di Israele, è come prendersela con gli ortodossi per l’aggressività dell’Unione Sovietica o coi cristiani per i crimini statunitensi.
Niente è più privato di ciò che si definisce pubblico. Opaco, terra di camarille, ostile, insondabile, velato da funzioni burocratiche.
Un’organizzazione privata è potenzialmente controllabile da ciò che è pubblico. Un’organizzazione pubblica non è mai accessibile a un privato cittadino.
La ricerca sulle armi e sui dinosauri è finanziata dallo Stato. Quella sulle malattie rare è affidata alla beneficienza.
Due conquiste del’umanità che il XXI secolo sta seppellendo.
Gloriosa sarebbe l’abolizione di ogni esercito.
Gloriosa sarebbe una casa per ogni senzatetto.
Glorioso sarebbe il salario unico universale.
Glorioso sarebbe un impianto anti-incendio planetario.
Gloriosa sarebbe la messa in sicurezza del territorio.
Gloriosi sarebbero gli investimenti seri per i disabili.
Servono soldi per le armi all’Ucraina, per l’esercito, per il turismo politico? Subito.
Servono soldi per le malattie rare, la ricerca medica, i disabili, le vittime di inondazioni e terremoti? Elemosina televisiva.
Nelle guerre non ci sono buoni e non ci sono eroi. Solo vittime e carnefici.
Vuoi essere te stesso? Vai a vivere da solo nel deserto.
La Società accetta solo chi adatta se stesso alle regole.
Gli spacciatori di droghe vanno in galera.
Gli spacciatori di armi e alcol fanno i soldi.
Tutta l’arte di ogni epoca e di ogni angolo del pianeta rappresenta la guerra e la morte, più del sesso o dell’amore.
