LA RETORICA DEL 25 APRILE (aprile 23, 2015)
mercoledì, Marzo 20th, 2019I poveri martiri della resistenza, sono morti per liberare l’Italia dai tedeschi.
I tromboni di regime li commemorano mentre svendono l’Italia ai tedeschi.
I poveri martiri della resistenza, sono morti per liberare l’Italia dai tedeschi.
I tromboni di regime li commemorano mentre svendono l’Italia ai tedeschi.
Ricordate che le “leggi razziali” erano assolutamente legali.
Nel secolo scorso hanno scatenato due guerre mondiali che hanno fatto 70/80 milioni di morti, e noi ancora stiamo in ginocchio davanti a loro.
Ci vuole un bel coraggio a commemorare il Giorno della Memoria, e poi inginocchiarsi davanti alla Merkel.
Siccome Obama è di colore, è meglio di Bush o di Clinton. Intanto Guantanamo è ancora aperta e L’Aquila aspetta ancora gli aiuti promessi dal premio Nobel 6 anni fa.
Con che coraggio ricordiamo l’Olocausto e poi andiamo in ginocchio dalla Merkel? Molti tedeschi che mettevano la legna nei forni sono ancora vivi!
Ci hanno promesso la sicurezza, e abbiamo uno stupro ogni venti minuti.
Ci hanno promesso la salute, e viviamo, respiriamo, nuotiamo fra i rifiuti.
Ci hanno promesso il lavoro, e sopravviviamo con la beneficenza.
Ci hanno promesso la giustizia, e non la otteniamo quasi mai.
Ci hanno promesso la libertà, e soffochiamo in un carcere cartaceo.
Ci hanno promesso l’uguaglianza, e le diseguaglianze aumentano ovunque.
Ci hanno promesso la velocità, e stiamo ore in coda agli sportelli o nel traffico.
Ci hanno promesso la cittadinanza, e siamo ogni giorno più sudditi.
Ci hanno promesso la sovranità, e siamo servi di ogni potentato nazionale o straniero.
Ci hanno promesso la laicità, e osanniamo i papi come nuovi messìa.
Ci hanno promesso la privacy, e ci spiano in strada, al telefono, su internet.
Ci hanno promesso la pace, e abbiamo il terrorismo e una terza guerra mondiale che dura da quasi 30 anni.
Noi sorridiamo nel sentire che i martiri musulmani muoiono sicuri della promessa del paradiso. Ma è esattamente quello che promettevano i Papi ai crociati.
Ci hanno promesso la sicurezza, e abbiamo uno stupro ogni venti minuti.
Ci hanno promesso la salute, e viviamo, respiriamo, nuotiamo fra i rifiuti.
Ci hanno promesso il lavoro, e sopravviviamo con la beneficenza.
Ci hanno promesso la giustizia, e non la otteniamo quasi mai.
Ci hanno promesso la libertà, e soffochiamo in un carcere cartaceo.
Ci hanno promesso l’uguaglianza, e le diseguaglianze aumentano ovunque.
Ci hanno promesso la velocità, e stiamo ore in coda agli sportelli o nel traffico.
Ci hanno promesso la cittadinanza, e siamo ogni giorno più sudditi.
Ci hanno promesso la sovranità, e siamo servi di ogni potentato nazionale o straniero.
Ci hanno promesso la laicità, e osanniamo i papi come nuovi messìa.
Ci hanno promesso la privacy, e ci spiano in strada, al telefono, su internet.
Ci hanno promesso la pace, e abbiamo il terrorismo e una terza guerra mondiale che dura da quasi 30 anni.
Noi sorridiamo nel sentire che i martiri musulmani muoiono sicuri della promessa del paradiso. Ma è esattamente quello che promettevano i Papi ai crociati.