TANGENTOPOLI ETERNA (maggio 15, 2010)
mercoledì, Luglio 6th, 2016Non siamo a una nuova tangentopoli….siamo ancora a quella vecchia, che non si è mai interrotta.
Non siamo a una nuova tangentopoli….siamo ancora a quella vecchia, che non si è mai interrotta.
Prima ci hanno detto che bisognava avere l’euro per metterci al riparo da catastrofi monetarie.
Ora ci dicono che dobbiamo versare miliardi per mettere l’euro al riparo da catastrofi.
La prima repubblica ci ha rubato l’innocenza.
Il terrorismo ci ha rubato la libertà.
La seconda repubblica ci ha rubato la speranza.
La politica è l’arte di costruire ponti….dove non ci sono fiumi. (origine ignota)
Un capo, un presidente, un dirigente ha un vice che ruba e non viene sorpreso da lui, ma dal magistrato?
Se è complice, se ne deve andare perchè disonesto. Se è ignaro, se ne deve andare perchè incompetente.
Quando è in atto una guerra mondiale, la sicurezza non può essere affidata ai body scanner. La sola via per la sicurezza è la fine della guerra.
Philippe Saint Marc, nel 1994 ha scritto, riferendosi alla Francia: “Se ci dicessero che la Francia ha soltanto duecentomila disoccupati, un quinto degli odierni delitti di violenza, un terzo dei ricoveri per disturbi psichici, l’assenza quasi totale di droga, diremmo che sarebbe un gran progresso. Questa era la situazione del Paese nel 1960.” E cosa diremmo in Italia?
I massimi promotori del negazionismo dell’olocausto sono quelli che chiedono censure e punizioni per i negazionisti. Riescono a far sapere a tutti ciò che sarebbe noto a pochissimi.
La guerra fredda era forse meglio dell’odierna guerra bollente. Abbiamo sostituito la minaccia atomica con la realtà del terrorismo e della guerra mondiale permanente.
I nostri padri ci hanno consegnato una vita migliore della loro.
Noi abbiamo condannato i nostri figli ad una vita peggiore della nostra, e i nostri nipoti a una vita peggiore di quella dei nostri figli.
La generazione dei 55-65enni sta aiutando, coi risparmi accumulati nel secolo scorso, la generazione dei 25-35enni, la quale non ha i mezzi per vivere e quindi non potrà accantonare risparmi o beni. I loro figli chi li aiuterà?
Gli over50 hanno ricevuto pochi soldi, ma tante opportunità. Sono stati la prima generazione a conoscere la possibilità di un’ascesa sociale tramite lo studio e l’impegno; ad avere un lavoro fisso e tutelato; a trovare (o addirittura comprare) un alloggio a costi ragionevoli; a godere di libertà e diritti per secoli riservati ai soli ceti dominanti; a beneficiare di 40 anni di pace; a raggiungere un benessere economico diffuso (tanto da poter accumulare risparmi significativi).
Ai loro figli lasciano qualche soldo ma nessuna opportunità. I loro figli hanno scarse o nulle possibilità di ascesa sociale;
sono costretti a lavori precari e insignificanti; non trovano un alloggio se non a costi proibitivi (che possono permettersi solo
conl’aiuto dei genitori); osservano i loro diritti ridursi ogni giorno di più; vedono i soldati italiani andare a sparare in giro per il mondo, sentendosi in una condizione di guerra strisciante; non hanno alcuna prospettiva di benessere, e dunque nessuna prospettiva di risparmio. Cosa potranno lasciare ai loro figli? Ed ai loro nipoti?