Archive for the ‘citazioni’ Category

VERRA’ LA MORTE febbraio 15, 2019

mercoledì, Febbraio 3rd, 2021

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi –
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Cesare Pavese da Verrà la morte e avrà i tuoi occhi ( 1951)

LA GUERRA febbraio 7, 2019

venerdì, Gennaio 29th, 2021

“ La guerra rappresenta per il cittadino di qualunque nazione l’occasione per capire ciò che in tempo di pace potrebbe capire solo per caso: cioè che lo Stato proibisce all’individuo di commettere iniquità non perché desideri abolirle, ma perché vuole averne il monopolio, come per il sale e i tabacchi”. (S.Freud)

MILLE ANNI febbraio 3, 2019

martedì, Gennaio 26th, 2021

Mille anni e poi mille
Non possono bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m’hai baciato
Di quando t’ho baciata
Un mattino nella luce dell’inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.
Jacques Prévert da La pioggia e il bel tempo (1955)

SERVITU’: COSTUME NAZIONALE gennaio 31, 2019

venerdì, Gennaio 22nd, 2021

La regola è un Io microscopico, rassegnato, incapace di sdegnarsi.
“Io so io e voi non siete un cazzo…” diceva Sordi, e ripetono oggi i notai che ci fanno aspettare in coda, i servizi pubblici che ci ignorano, i fornitori di servizi privati che ci derubano, i politici che ci considerano idioti (se non li votiamo ).

DIVINA COMMEDIA gennaio 30, 2019

giovedì, Gennaio 21st, 2021

HO FAME….. gennaio 22, 2019

giovedì, Gennaio 14th, 2021

Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio;
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come una pIuma nella solitudine di Quitratue.
Pablo Neruda da Cento sonetti (1924)

ORMAI SEI MIA…. gennaio 17, 2019

lunedì, Gennaio 11th, 2021

Ormai sei mia. Riposa col tuo sonno nel mio sonno.
Amore, dolore, affanni, ora devono dormire.
Gira la notte sulle sue ruote invisibili
e presso me sei pura come ambra addormentata.

Nessuna, più, amore, dormirà con i miei sogni.
Andrai, andremo insieme per le acque del tempo.
nessuna viaggerà per l’ombra con me,
solotu, sempre viva, sempre sole, sempre luna.

Già le tue mani aprirono i pugni delicati
e lasciarono cadere dolci segni senza rotta,
i tuoi occhi si chiusero come due ali grige,

mentr’io seguo l’acqua che porti e che mi porta:
la notte, il mondo, il vento dipanano il loro destino,
e senza te ormai non sono che il tuo sogno.
Pablo Neruda da Cento sonetti (1924)

LA DESUBLIMAZIONE REPRESSIVA aprile 18, 2018

venerdì, Maggio 1st, 2020

La diffusa rappresentazione del sesso in tutti i mass media è un sistema di repressione. Più vediamo sesso e meno e peggio lo facciamo. La rappresentazione è sempre stata repressiva e sublimante. Le tragedie greche e la bibbia grondano di omicidi e stragi, oltre che di sessualità.

Nelle società tecnologiche avanzate dell’Occidente c’è invero un’effettiva e ampia desublimazione (in confronto con gli stadi precedenti), che ha luogo nei costumi e nel comportamento sessuali, nelle relazioni sociali, nella cultura resa ormai accessibile (la cultura di massa è cultura superiore desublimata). La morale sessuale è stata liberalizzata in alta misura; inoltre la sessualità viene propagandata come stimolo commerciale, voce attiva negli affari e simbolo di status. […]. In questa sfera sociale, quel tanto di libertà che era stato carpito e la stessa pericolosa autonomia dell’individuo si collocavano nell’ambito del principio di piacere: la loro restrizione autoritaria testimoniava la profondità del conflitto fra individuo e società, la misura cioè in cui la libertà veniva repressa. Oggi invece, con l’integrazione di tale sfera in quella degli affari e dei divertimenti, è la repressione stessa ad essere repressa: la società ha esteso non la libertà individuale, ma il proprio controllo sull’individuo. (H. Marcuse, L’obsolescenza della psicanalisi, in id., Cultura e società, trad. di C. Ascheri, H. A. Osterlow e F. Ceruti, Einaudi, Torino, 1969, p. 237-238)

PROGRESSO? gennaio 29, 2018

giovedì, Febbraio 27th, 2020

E’ un progresso se il cannibale mangia con la forchetta? (Stanislav Lev)

Rivoluzione gennaio 2, 2018

mercoledì, Febbraio 19th, 2020

“Non potete prendere ciò che non avete dato, e dovete dare voi stessi. Non potete comprare la Rivoluzione. Non potete fare la Rivoluzione. Potete soltanto essere la Rivoluzione. E’ nel vostro spirito, oppure non è in alcun luogo.” (Ursula K. Le Guin)