LA VERA RICCHEZZA (marzo 24, 2012)
mercoledì, Dicembre 6th, 2017Per le cose e per le persone, la vera ricchezza è data dalla disponibilità, non dal possesso.
Per le cose e per le persone, la vera ricchezza è data dalla disponibilità, non dal possesso.
Il cervello è stato metaforizzato come un quartiere di 10.000 stanze ciascuna delle quali con 10.000 telefoni, tutti collegati o collegabili gli agli altri. Il World Wide Web è raffigurabile come 1.000.000.000.000 di stanze tutte collegate e collegabili fra loro. Possiamo dunque affermare che il WWW è il cervello-pianeta.
I tossicodipendenti smettono di drogarsi solo quando hanno toccato il fondo.
Gli alcolisti smettono di bere solo quando hanno toccato il fondo.
L’Italia non cambia perchè non ha ancora toccato il fondo.
Dire che è colpa delle lobbies o della burocrazia se non passano le riforme, è come dire che è colpa del fiume se esonda su argini inconsistenti.
La beneficenza è un farmaco per chi si sente in colpa.
Gli altri si limitano a trattare bene chi hanno vicino.
Tutta la Modernità può essere letta come estremo tentativo anti-umanistico di rifiutare la responsabilità sul destino e in ultima istanza, la libertà.
Per secoli l’umanità ha potuto ricorrere agli Dei, al Fato,ai vaticini, alla provvidenza Divina o alla Fortuna (sorte, caso) per deresponsabilizzarsi. L’umanesimo rinascimentale ha cercato di attribuire all’Uomo la sovanità sul proprio destino, ma subito dopo la Modernità ha operato in senso opposto.
Il Determinismo meccanicista, il Darwinismo, la sociologia giustificazionista che addensa sull’ambiente ogni causalità, l’idealismo nella sua dialettica che culmina in sintesi, la biologia genetica e la sua ancella sociobiologica, lo statalismo onnipresente come grande fratello, l’economia intesa come ineluttabilità dell’aritmetica contabile, il Wellfare State concepito come sistema baliatico dalla culla alla tomba: sono stati dispositivi utili a liberare gli esseri umani dalle scelte, dalla libertà e dalla responsabilità.
Le istituzioni sono agenzie di imbalsamazione
Mangiare sempre gli stessi piatti è come fare l’amore sempre in un solo modo: insopportabile.