DIARIO

Siamo i potenti. Siamo gli schiavi.
Siamo ovunque e in nessun posto.
Il tempo è contratto. Lo spazio è azzerato.
Ci abbeveriamo a fiumi di porpora.

L’affollarsi delle notizie inutili di oggi, annebbia la memoria delle notizie importanti di ieri.

Conteggiate le ore spese per far funzionare telefonino, tablet, pc, tv, assistente vocale e quelle spese a pensare, scrivere o discutere. Capite subito chi ha vinto.

Tutti sottolineano i diritti all’amore, al rispetto, al sostegno che i genitori devono ai figli. Giusto e doveroso.
Nessuno però sottolinea i diritti all’amore, al rispetto, al sostegno che i figli (dopo i 5 anni) devono ai genitori.

Il mercato ha sottomesso la cultura quando si è diffusa l’idea che questa deve essere disponibile per tutti e gratuitamente.
Gratis a scuola, nelle biblioteche, nei musei: così possiamo comprarci le snickers.

Le guerre civili, sono sempre quelle più incivili.

Mettete i figli al centro della famiglia. E’ la ricetta per creare narcisisti infelici (e divorzi precoci)..

Se abbiamo qualcosa in comune, il conflitto è generativo.
Se non abbiamo niente in comune, il conflitto diventa guerra.

La retorica suggerisce l’amore per ogni diversità, fuorchè per la diversità di opinioni.

Ammazzi 43 persone a Genova? Non c’è problema: ti compra lo Stato.
Ammorbi mezza Taranto? Non c’è problema: ti compra lo Stato.
Fai volare via 1 miliardo l’anno da 20 anni? Non c’è problema: ti compra lo Stato.