INTERDIPENDENZA gennaio 27, 2020
Gennaio 13th, 2022Non esiste relazione senza dipendenza. L’importante è che sia reciproca.
Non esiste relazione senza dipendenza. L’importante è che sia reciproca.
Lui fa il benzinaio, ma in discoteca si presenta come un petroliere di ricca e nobile famiglia. E’ un viscido porco ingannatore, che gioca coi sentimenti delle donne.
Lei fa le pulizie negli uffici, ma in discoteca di presenta con parrucca, lenti a contatto colorate, ciglia finte, labbra rigonfiate, seni di plastica. E’ una che si sa valorizzare.
E’ lo slogan di tutti i nuovi regimi che pretendono di essere migliori dei precedenti.
Il cambiamento è evidente, ma non è chiaro se sia un progredire o un regredire.
Non ci basta più la storia di un Bambino, che nasce in una stalla e riceve i re magi. Il Natale cattolico è fuori moda.
Per vivere bene il 25 dicembre onoriamo un vecchio ciccione barbuto, nani vestiti in completini rossi e verdi, alci che volano, pupazzi di neve e luminarie cimiteriali. Anche il presepe è antiquato: ci serve un pino ricoperto di palle colorate.
Nel XX secolo, per non andare in guerra o alla leva, molti si sparavano al piede o bruciavano la cartoline di precetto.
Tutti erano impegnati a non far correre rischi ai soldati, e sognavano il ritorno a casa.
Nel XXI secolo i “guerrieri” sono volontari e viene considerato un insulto chiedere il loro ritorno a casa.
Siamo talmente amanti della diversità che la segreghiamo.
Si moltiplicano i bar per gay, i ristoranti per vegetariani, le balere per anziani, i centri per disabili.
La guerra alla produzione e al commercio delle droghe produce migliaia di morti, arricchisce le mafie, e costa milioni.
Se i Governi spendessero gli stessi soldi per prevenire o diminuire il consumo, ci sarebbero meno morti e mafie meno ricche.
Essere diversi o sentirsi diversi è stato un vanto per secoli.
Nel terzo millennio sembra una dannazione.
Nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso. (Eleanor Roosevelt)
Il cielo sotto i piedi e il deserto in testa